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prodotti sono diminuiti del 6,81% dal 2013. I rifiuti non pericolosi sono diminuiti rispetto all’anno
precedente del 6,81%, mentre i pericolosi sono aumentati rispetto all’anno precedenti del 12,33%.
Produzione totale di rifiuti (tonnellate)
2012
2013
2014
Non pericolosi
65.473,04
72.197,071
67.277,28
Pericolosi
8,89
13,256
14,89
TOTALE
65.481,93
72.210,327
67.292,17
Mediamente i rifiuti Non Pericolosi prodotti rappresentano oltre il 98% dei rifiuti totali, in particolare nel
2014 questa percentuale è pari al 99,9%.
Le variazioni annuali della produzione di rifiuti pericolosi sono dovute a smaltimenti occasionali di:
oli prodotti dalla separazione olio/acqua;
rifiuti che devono essere raccolti e smaltiti applicando precauzioni particolari per evitare infezioni;
sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele
di sostanze chimiche di laboratorio;
sostanze chimiche inorganiche di scarto contenenti o costituite da sostanze pericolose.
Di seguito è riportato il dettaglio della composizione dei rifiuti tra Pericolosi e Non Pericolosi.
Composizione rifiuti prodotti (P e NP)-tonnellate
Per quanto riguarda il fango di potabilizzazione, il valore del 2014 leggermente in calo dal 2013, ma in
sostanziale aumento dai valori del 2012, ciò è dovuto al verificarsi di un nuovo guasto alla filtropressa
utilizzata per la disidratazione dei fanghi all’interno dell’impianto di potabilizzazione del Pollino.
Per il dettaglio dei rifiuti prodotti per codice CER e settore consultare l’Appendice 3.
Fanghi prodotti dai processi di chiarificazione dell’acqua
CER 190902 (t)
2012
2013
2014
351,16
731,410
673,900
La gestione dei fanghi prodotti (CER 190805) dalla depurazione delle acque reflue urbane è un’attività
importante per Acque SpA sia dal punto di vista logistico-organizzativo che da quello dei costi,
rappresenta infatti la terza voce di costo del bilancio aziendale. Acque SpA ha ereditato la gestione di
depuratori comunali che, per loro stessa natura, nella maggior parte dei casi sono di piccole dimensioni.
Una delle caratteristiche chiave per capire i problemi gestionali di quest’attività è che solo una parte
residua dei depuratori possiede una sezione di disidratazione dei fanghi prodotti dalla depurazione.
Questi impianti sono all’interno dei cosiddetti “grandi impianti” e attualmente sono 22 su 139. I piccoli
impianti producono un fango ancora liquido che necessita di ulteriore lavorazione per essere disidratato
maggiormente anche per diminuire il più possibile il trasporto su gomma degli stessi. Questi fanghi
-6,81%
-7,86%
1...,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86 88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,...155
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