BS14_Acque SpA_15 04 15 - page 89

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Scambio di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni di
recupero R12
15,97
33,540
11,69
Messa in riserva per sottoporli alle operazioni da r1 a r12
R13
10.895,88
8.580,532
7.493,33
TOTALE
65.481,93 72.210,327 67.292,1773
Si nota dai valori riportati in tabella precedente che la destinazione “deposito sul o nel suolo” ha fatto
registrare una netta diminuzione, e parallelamente sono aumentanti i rifiuti destinati a
“ricondizionamento preliminare” ciò è dovuto ad un cambio di ditta fornitrice del servizio e quindi è
cambiata la modalità di smaltimento.
La tabella seguente mostra come il settore depurazione sia quello maggiormente responsabile della
produzione di rifiuti per l’azienda; l’acquedotto e laboratorio contribuiscono con percentuali marginali.
Settore
Tonnellate
% provenienza
Depurazione e fognatura
66.412,70
98,98
Acquedotto
673,90
1,00
Laboratorio
9,3983
0,01
Tutela del suolo, sottosuolo e dei corpi idrici
Prendendo a riferimento gli impianti gestiti da Acque SpA con potenzialità maggiore di 2.000 A.E., nel
2014 sono stati rimossi dalle acque reflue, prima della loro restituzione all’ambiente come acque
depurate, le quantità di inquinanti indicate in tabella. Gli impianti con potenzialità minore di 2.000 A.E.,
cosiddetti “trattamenti appropriati”, non sono presi in considerazione perché di modesta significatività.
Anno
Solidi Sospesi
[t/anno]
BOD
[t/anno]
COD
[t/anno]
Azoto totale
[t/anno]
Fosforo totale
[t/anno]
2014
10.383
5.716
16.986
1.347
263
2013
8.585
7.287
17.675
1.723
231
2012
11.045
9.001
19.744
1.507
229
2011
9.924
8.025
18.537
1.435
204
Per i 15 principali impianti di depurazione (aventi una potenzialità nominale superiore a 10.000 abitanti
equivalenti), che depurano un volume di acque pari al 74% dell’intero volume trattato, sono riportate in
Appendice 2 le concentrazioni medie all'uscita dei parametri più rappresentativi, espressi in termini di
COD, BOD5, SST e azoto ammoniacale. Il numero totale di non conformità rilevate nel 2014, vale a dire
valori dei parametri non in linea con quanto previsto dalla normativa vigente o dalle autorizzazioni
rilasciate, è risultato ancora in diminuzione rispetto all’anno precedente e pari a 229, tanto che la
percentuale di conformità è salita al 98,9%.
La contaminazione del suolo – i potenziali sversamenti
Occasionalmente, in seguito alla rottura di un tratto fognario si può verificare una fuoriuscita dalla
fognatura in grado, potenzialmente, di contaminare l’ambiente circostante. In questi casi Acque SpA attua
la procedura di verifica prevista dal Testo Unico Ambientale (D.L.gs 152/2006 e s.m.i.) che mira a stabilire
il potenziale di pericolo dell’evento per porre in essere azioni bilanciate e proporzionali all’incidente
accorso.
Ogni volta che si verifica un potenziale sversamento viene trasmessa immediatamente la comunicazione
agli enti competenti e, non appena disponibili, i risultati delle analisi del liquido fuoriuscito e
dell’eventuale matrice ambientale entrata a contatto con il refluo fognario, entrambe svolte anche in
contradditorio con gli Enti di controllo. Nei casi di contaminazione è prevista la bonifica del sito stesso
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