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Etica e integrità
Il
Decreto Legislativo 231/2001
sulla “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone
giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica” ha introdotto per la
prima volta nell’ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa a carico delle
aziende per alcuni tipi di reato commessi nell’interesse o a vantaggio dell’ente da parte di loro
amministratori e dipendenti.
Con l’adozione del Modello di organizzazione gestione e controllo ex D.Lgs. 231/01, Acque SpA, con le
società controllate e collegate, ha stabilito ed introdotto al proprio interno determinate regole e
procedure di controllo idonee alla prevenzione di comportamenti potenzialmente a rischio, tradotte in
uno specifico
Codice di Comportamento
, approvato dal Consiglio di Amministrazione della società in
data 10/11/2003 ed aggiornato a marzo 2009. Il Codice di Comportamento è costituito:
dai principi etici generali che individuano i valori di riferimento nelle attività aziendali;
dai criteri di condotta verso ciascun stakeholder, che forniscono le linee guida e le norme alle quali
i soggetti destinatari del Codice sono tenuti ad attenersi;
dai meccanismi di attuazione che delineano il sistema di controllo per la corretta applicazione del
Codice di Comportamento e per il suo continuo miglioramento.
Oltre al Codice di Comportamento, nell'ambito del processo di “risk management” previsto da Acque SpA
in attuazione del D.Lgs. 231/01, è stato adottato anche un
Codice Etico degli Appalti
. Il Codice contiene
una specifica circa le modalità comportamentali adottate nel corso delle gare di appalto indette da Acque
SpA dalle imprese concorrenti, appaltatrici e subappaltatrici, costituendo condizione di ammissione alle
gare di appalto e facendo parte integrante di tutti i contratti e convenzioni stipulati con le società del
gruppo. Il Codice viene adottato nell’ambito del processo quale componente del “sistema di controllo
preventivo” a copertura dei rischi; costituisce, inoltre, un’integrazione, specificamente mirata all’attività
contrattuale.
Come per tutti i reati previsti dal D.Lgs. 231/2001, anche i possibili rischi legati a reati di corruzione sono
stati oggetto di mappatura per l'individuazione di potenziali criticità, con un monitoraggio successivo di
tutte le aree aziendali.
È stato altresì istituito un
Organismo di Vigilanza
deputato al controllo circa il funzionamento, l’efficacia
e l’osservanza del modello organizzativo, con l’obiettivo di prevenire i reati dai quali può derivare la
responsabilità amministrativa della società, in applicazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs.
231/2001. A tale Organismo di Vigilanza compete l’onere di analizzare i flussi periodici trasmessi dai
Responsabili delle varie funzioni aziendali. Nel corso del 2014 l’Organismo di Vigilanza si è riunito cinque
volte al fine di verificare lo stato di attuazione dei controlli. Nell’ambito delle riunioni, oltre ad analizzare
le segnalazioni pervenute, l’Organismo di Vigilanza ha verificato la completezza e l’attendibilità dei flussi
informativi trasmessi dalle varie direzioni interessate. Nell'anno in oggetto non sono stati riscontrati
fenomeni di corruzione, nè sono pervenute segnalazioni relative a fenomeni di corruzione.
Nel corso del 2014 non è stata effettuata formazione specifica sui temi legati all'anti-corruzione.
Acque SpA, dall’esercizio 2010, ha inoltre deciso di aggiornare le proprie procedure amministrative
contabili al modello proposto da Acea SpA, per assicurare il rispetto delle norme della legge 262/2005 in
materia di disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari -
Sistema di
gestione societario
. Pur non essendo interessata da specifici obblighi normativi, Acque ha visto
nell’adeguamento al modello 262 un’opportunità di miglioramento dei propri processi aziendali e del
proprio sistema di controllo interno, per renderlo costantemente monitorato, metodologicamente
definito e documentato, anche al fine di consentire ai soggetti cui è affidata l’attività di controllo di
compiere le loro verifiche. Nel corso del 2014, mediante l’ausilio di una società di consulenza, è stata
aggiornata la mappatura dei processi e dei sotto-processi, con relativi controlli, in base ai cambiamenti
organizzativi intercorsi.
Acque SpA e le società controllate inoltre non contribuiscono al finanziamento di partiti, movimenti,
comitati, organizzazioni sindacali o di loro rappresentanti e candidati. Sporadiche e poco significative
sponsorizzazioni hanno riguardato eventi socio-culturali svolti sul territorio.
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