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L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEEGSI)
Con il decreto legge 201/11, il cosiddetto 'Salva-Italia', sono state attribuite all'Autorità per l'energia
elettrica e il gas le funzioni attinenti alla regolazione e al controllo dei servizi idrici in precedenza affidate
all'Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua. Queste funzioni, che l'Autorità
esercita con gli stessi poteri attribuiti dalla sua legge istitutiva, la n. 481 del 1995, fanno riferimento a
diversi aspetti del servizio idrico integrato: dalla definizione dei costi ammissibili e dei criteri per la
determinazione delle tariffe a copertura di questi costi, alle competenze in tema di qualità del servizio, di
verifica dei piani d'ambito e di predisposizione delle convenzioni tipo per l'affidamento del servizio.
L'Autorità riconosce la natura dell'acqua come bene pubblico gratuito ma per fare in modo che forniture
di qualità siano rese effettivamente disponibili a tutti i consumatori al minor costo sono necessari ingenti
investimenti infrastrutturali, da effettuare nel rispetto delle decisioni referendarie e della normativa
nazionale ed europea. Obiettivo dell'Autorità, dunque, è definire attraverso una regolazione stabile, certa
e condivisa, un sistema tariffario equo e trasparente, che garantisca gli investimenti necessari, un servizio
efficiente e di qualità, e la tutela dei clienti finali, anche salvaguardando le utenze economicamente
disagiate.
Nella costruzione delle nuove tariffe l'Autorità intende rispettare i seguenti principi:
- garantire che gli utenti non sostengano oneri impropri;
- assicurare meccanismi di salvaguardia per le utenze economicamente disagiate;
- collegare le tariffe con la qualità del servizio in modo da evitare che i gestori realizzino margini,
peggiorando il servizio fornito;
- riconoscere il costo del servizio sulla base di valori efficienti;
- riconoscere il costo dei soli investimenti effettivamente realizzati;
- promuovere la tempestiva entrata in esercizio delle infrastrutture oggetto di investimento.
I nuovi metodi per la definizione delle tariffe non saranno comunque imposti dall'alto, ma saranno
costruiti a partire da un insieme di proposte (individuate anche come possibili alternative) dell'Autorità
oggetto di consultazione pubblica.
L'impatto complessivo del nuovo metodo tariffario sui conti di Acque SpA risulta positivo rispetto al
Metodo Tariffario Transitorio, che invece aveva penalizzato significativamente Acque rispetto al
precedente Metodo Normalizzato. In tutte le fasi dell'elaborazione del nuovo metodo Acque SpA ha dato
un contributo importante di proposte e osservazioni e ha partecipato attivamente alle consultazioni
promosse daIl'AEEGSI, con l'obiettivo di migliorare i provvedimenti e pervenire a un quadro di maggiori
certezze per l'operato dei gestori del servizio idrico. È auspicabile che con l'approvazione del nuovo
metodo tariffario si esca da una lunga fase caratterizzata da una discussione che ha prodotto incertezza e
che non ha contribuito a risolvere i problemi del settore idrico. Pendono ancora alcun ricorsi dei forum
per l'acqua pubblica al TAR della Lombardia, ma probabilmente il percorso di riforma del settore
prosegue con decisione.
In data 27 dicembre 2013 con la delibera 643/2013 l'AEEGSI ha approvato il Metodo Tariffario Idrico
(MTI) per gli anni 2014 e 2015 e le disposizioni a completamento. Tralasciando i meccanismi di calcolo
particolarmente complessi, il nuovo metodo risulta globalmente positivo. Sono riconosciuti in tariffa i
costi operativi, distinti tra costi endogeni ed esogeni, e i costi delle immobilizzazioni (ammortamento +
oneri finanziari standard + oneri fiscali). È confermata la possibilità di ricorrere al FNI (fondo nuovo
investimenti) già introdotto con il metodo transitorio per il 2012 e il 2013 e che viene considerato in
tariffa al netto dell'effetto fiscale. È introdotta una componente relativa ai costi ambientali e della risorsa,
in base al principio che chi inquina paga, che viene fissata per il 2014 pari a zero, in attesa di un
documento ad hoc relativo alla sua determinazione e soprattutto al suo utilizzo.
Infine, come ripetutamente richiesto da Acque SpA e da altri Gestori, è stata accolta la possibilità di
ricorrere all'ammortamento finanziario, la cui abolizione, in sede di metodo tariffario transitorio, aveva
destato forti preoccupazioni nei Gestori che avevano in essere finanziamenti stipulati in base a tale
metodo. In ultimo è stato reintrodotto il riconoscimento delle perdite su crediti in base a percentuali
standard sul fatturato differenziate a livello nazionale. Nell’Italia centrale la percentuale riconosciuta è
pari al 3%. Inoltre, è stata esplicitata la formula del valore residuo sancendo il principio che il valore
1...,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48 50,51,52,53,54,55,56,57,58,59,...155
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